Diritto di critica e di cronaca

La Corte di Cassazione ha affermato “L’esercizio del diritto di critica richiede la verità del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate, in quanto non può essere consentito attribuire ad un soggetto specifici comportamenti mai tenuti o espressioni mai pronunciate. Ne consegue che, limitatamente alla verità del fatto, non sussiste alcuna apprezzabile differenza tra l’esimente del diritto di critica e quella del diritto di cronaca, costituendo per entrambe presupposto di operatività. (Ne consegue che un soggetto, per invocare la scriminante dell’esercizio del diritto di critica, non può limitarsi alla mera allegazione dell’esistenza del fatto che intende criticare)“.

pdf-icon

Sentenza

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here